lunedì 26 maggio 2008

Le tasse nel mondo




Buongiorno a tutti,
oggi mi dedico ancora all'Agenzia dell'Entrate recensendo un servizio che non molti conoscono.
Sul sito http://www.fisconelmondo.it/ l'Agenzia dell'entrate pubblica articoli sulla situazione tributaria nei vari paesi dell'Unione Europea ma anche fuori di essa e nel resto del mondo...
La cosa interessante e che non molti sanno che a questo link http://www.fisconelmondo.it/cjaycontent-index.id-5.htm
si può accedere ad una scheda completa sulla fiscalità di ogni paese del mondo ovvero quali e quante tasse si pagano in un determinato paese del mondo...
Facciamo un esempio la Spagna, membro dell'Unione Europea ha il seguente sistema fiscale:




Capitale: Madrid

Lingua ufficiale: castigliano

Moneta: euro

Forma istituzionale: monarchia costituzionale


Principali trattati sottoscritti con l’Italia
Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali firmata a Roma l’8 settembre 1977 e ratificata con legge n. 663 del 29 settembre 1980. In vigore dal 24 novembre 1980. Accordo amministrativo per l'applicazione delle disposizioni sullo scambio di informazioni firmato a Madrid il 1° giugno 1980.

L'imposta sul reddito delle persone fisiche
Alle persone fisiche residenti in Spagna si applica l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Impuesto sobre la Renta de las Personas Fìsicas, Irpf) secondo il principio del worldwide income. Sulle persone fisiche non residenti grava l’imposta sul reddito dei non residenti (Impuesto sobre la Renta de los No Residentes, Irnr) che incide soltanto sul reddito prodotto nel territorio dello Stato. Per essere considerati fiscalmente residenti in Spagna bisogna risiedere per più di 183 giorni durante l’anno solare oppure aver stabilito in Spagna il centro dei propri interessi economici o la propria attività imprenditoriale o professionale. L’imposta sul reddito delle persone fisiche è un tributo personale e diretto ispirato ai principi di uguaglianza, generalità e progressività. Esistono cinque categorie di reddito: di lavoro; di capitale; redditi di esercizio di attività economiche; i guadagni e le perdite patrimoniali; le imputazioni di reddito stabilite dalla legge. Il periodo d’imposta corrisponde all’anno solare. In Spagna parte dell’Irpf viene ceduta alle comunità autonome e conseguentemente il processo di liquidazione dell’imposta è composto da due fasi: una statale e una complementare. Per l’anno d’imposta 2006, l’Irpf è calcolata in base ai seguenti scaglioni di reddito e aliquote (ciascuna aliquota rappresenta la somma tra l’aliquota statale e quella complementare):



La legge spagnola prevede forme di deduzione quali ad esempio per redditi da lavoro, il prolungamento dell’attività lavorativa, la mobilità geografica, la cura dei figli, l’età, l’assistenza, i disabili. Inoltre le plusvalenze derivanti dalla vendita di beni sono tassate all’aliquota forfetaria del 15 per cento. Alle persone non residenti, l’Irnr viene applicata con un’aliquota fissa pari al 25 per cento. In Spagna le persone fisiche residenti sono tenute a versare anche un' imposta sul patrimonio netto percepito a livello mondiale.

L'imposta sul reddito delle persone giuridiche
Le società residenti in Spagna sono soggette all'imposta sui redditi societari (Impuesto sobre Sociedades, IS) che si applica secondo il principio del worldwide income. Il territorio spagnolo è costituito dalla Spagna continentale, le Isole Baleari, le Canarie e gli enclavi di Ceuta e Melilla in Marocco. Le società residenti in questi ultimi due territori, in Navarra e Paesi Baschi sono soggette a regimi fiscali speciali. Le società non residenti sono tali se non sono state registrate secondo la legge spagnola e non hanno la sede legale o la sede principale della gestione situata in Spagna. Queste società, come le persone fisiche, sono soggette all’imposta sui redditi dei non residenti (Irnr), quindi vengono tassate sugli utili commerciali e sui capital gains, ma soltanto in relazione al reddito di fonte spagnola. Per le società residenti, la base imponibile dell’Is è costituita dal reddito e dalle plusvalenze patrimoniali.

Il calcolo dei redditi imponibili
I redditi imponibili sono calcolati in relazione ai risultati dei conti economici delle società con relativi aggiustamenti (deducibilità delle spese, ammortamento, valutazione beni ecc.) mentre sono indeducibili le seguenti spese: donazioni, multe e sanzioni amministrative e penali, sovrattasse amministrative per i ritardi, accantonamenti per fondi pensione interni, imposta societaria, dividendi. E’ riconosciuta la deducibilità delle quote di ammortamento dei beni fissi materiali ed immateriali (ad esclusione della terra). Sono soggetti imponibili dell’Is le società per azioni, le società a responsabilità limitata, le società holding, i gruppi di interesse economico, le fondazioni, le associazioni, le cooperative e le società di persone, il raggruppamento temporaneo di società, le società di capitale di rischio, i fondi d’investimento, i fondi pensione, per la regolamentazione o la conversione dei mutui ipotecari, per la conversione in titoli delle attività, i fondi di investimento garantiti. Il periodo d’imposta coincide con l’esercizio economico ma in nessun caso può superare i dodici mesi. L’aliquota dell’imposta sulle società residenti è il 35 per cento a cui si applica una sovraimposta legata all’iscrizione alla Camera di Commercio.

Le aliquote ridotte
Esiste infine la possibilità di aliquote ridotte per società di mutua assicurazione, banche cooperative e rurali e gli istituti di credito, associazioni non profit che soddisfano determinati requisiti, associazioni di professionisti e sindacati, istituzioni di investimento collettivo, i fondi pensione e gli istituti previdenziali. Alle società non residenti l’Irnr viene applicata con un’aliquota generale del 35 per cento.

L’imposta sul valore aggiunto
L’Iva viene applicata sulla fornitura di beni e servizi. Soggetti imponibili Iva sono le persone fisiche e le entità giuridiche che svolgono attività professionali o imprenditoriali con fornitura di propri beni o servizi, le persone fisiche o entità giuridiche che svolgono un'attività per la quale ricevono forniture di beni o servizi da parte di soggetti passivi dell'Iva applicata in altri Paesi membri dell'Unione europea diversi dalla Spagna (auto-fatturazione). Nella Spagna continentale e nelle isole Baleari esistono tre tipi di aliquote: una aliquota ordinaria del 16 per cento; una ridotta del 7 per cento che si applica a certi articoli, cibi, edilizia abitativa, alberghi e ristoranti; una aliquota super ridotta del 4 per cento per i prodotti alimentari di base, libri, giornali, medicine e farmaci, prodotti per disabili. Le esportazioni, come anche alcuni servizi, sono esenti. In base al sistema comunitario, anche le forniture intracomunitarie sono esenti se si identifica la partita Iva (numero di registrazione fiscale in Spagna) del cliente e sulla fattura compaiono la partita Iva del fornitore e quella del cliente.

L'imposta sulle attività produttive
Altra imposta di rilievo è quella locale sulle attività economiche (Iae) da applicarsi alle persone fisiche e giuridiche che svolgono attività di impresa, professionale o artistica nel territorio spagnolo. L’Iae consiste in un importo forfetario stabilito dall’ente comunale, provinciale o nazionale (a seconda del territorio in cui si esercita l’attività) cui vanno aggiunti e sottratti dei coefficienti correttivi. L’importo forfetario è determinato in base all’attività svolta e ai metri quadrati dell’area occupata per l’attività di impresa o professionale. In ogni caso l’Iae è deducibile ai fini dell’imposta sul reddito delle società.


Qui di seguito i link d'esempio di altri paesi:
http://www.fisconelmondo.it/news-article.storyid-638.htm
http://www.fisconelmondo.it/news-article.storyid-405.htm
http://www.fisconelmondo.it/news-article.storyid-410.htm


Questo sito web può essere uno strumento utile per chi vuole intraprendere attività o commercio in altri stati o anche un utile mezzo per fare un confronto con altri paesi quando i politici ci propinano nuove tasse e nuove scuse per tassarci...

a voi i commenti.

Marco Ferraro


0 commenti: