mercoledì 30 aprile 2008

Ma la PRIVACY dov'è finita????




E' di oggi la notizia che l'agenzia dell'entrate ha pubblicato sul suo sito la possibilità di poter vedere tutti i redditi del 2005 di tutti gli italiani in base alle dichiarazioni del 2006!!!

Proprio così accedendo al sito www.agenziaentrate.gov.it che ormai è andato in palla per le richieste eccessive si può accedere e consultare i redditi di qualsiasi persona in questo modo:

Basta cliccare su www.agenziaentrate.gov.it poi dalla home page cliccare sul link Uffici (in alto a destra) quindi cliccare su «elenco uffici» da qui su «elenchi nominativi dei contribuenti» e infine su «consultazioni elenchi dichiarazioni», cliccare sulla regione della persona che si sta cercando, sulla provincia e sul comune e dopo aver inserito un codice di sicurezza presente sulla pagina stessa, scaricare il file che contiene il dato cercato. Si potranno conoscere una serie di dati importanti: la categoria prevalente di reddito, l'ammontare del reddito imponibile, l'imposta netta e (per chui ce l'ha) l'ammontare del reddito d'impresa.

Tutto questo sembra in barba alla legge sulla privacy ma il garante sembra dire che sia tutto ok, dando come esempio l'essere di pubblico domino i dati catastali.
Non ho ancora provato ma se si possono accedere alle dichiarazioni dei redditi di chiunque senza essere utenti registrati e quindi con plausibile monitoraggio sulle persone che accedono a questi dati sensibili a me sembra una bella e buona violazione della privacy. Mi spiego meglio... per accedere ai dati catastali ti devi registrare e comunque la richiesta di una visura è a pagamento! Bene questo è comunque un deterrente anche se minimo per malintenzionati che vogliono sapere quante proprietà possiedi e tutto quello che ne consegue...Non so quanto sia giusto tutto questo ma in base alla notizia di oggi mi sembra una chiara dimostrazione che la legge sulla privacy è solo una fuffa!!!


Ma la PRIVACY dov'è finita????




E' di oggi la notizia che l'agenzia dell'entrate ha pubblicato sul suo sito la possibilità di poter vedere tutti i redditi del 2005 di tutti gli italiani in base alle dichiarazioni del 2006!!!

Proprio così accedendo al sito www.agenziaentrate.gov.it che ormai è andato in palla per le richieste eccessive si può accedere e consultare i redditi di qualsiasi persona in questo modo:

Basta cliccare su www.agenziaentrate.gov.it poi dalla home page cliccare sul link Uffici (in alto a destra) quindi cliccare su «elenco uffici» da qui su «elenchi nominativi dei contribuenti» e infine su «consultazioni elenchi dichiarazioni», cliccare sulla regione della persona che si sta cercando, sulla provincia e sul comune e dopo aver inserito un codice di sicurezza presente sulla pagina stessa, scaricare il file che contiene il dato cercato. Si potranno conoscere una serie di dati importanti: la categoria prevalente di reddito, l'ammontare del reddito imponibile, l'imposta netta e (per chui ce l'ha) l'ammontare del reddito d'impresa.

Tutto questo sembra in barba alla legge sulla privacy ma il garante sembra dire che sia tutto ok, dando come esempio l'essere di pubblico domino i dati catastali.
Non ho ancora provato ma se si possono accedere alle dichiarazioni dei redditi di chiunque senza essere utenti registrati e quindi con plausibile monitoraggio sulle persone che accedono a questi dati sensibili a me sembra una bella e buona violazione della privacy. Mi spiego meglio... per accedere ai dati catastali ti devi registrare e comunque la richiesta di una visura è a pagamento! Bene questo è comunque un deterrente anche se minimo per malintenzionati che vogliono sapere quante proprietà possiedi e tutto quello che ne consegue...Non so quanto sia giusto tutto questo ma in base alla notizia di oggi mi sembra una chiara dimostrazione che la legge sulla privacy è solo una fuffa!!!


lunedì 28 aprile 2008

Il ritorno del Biscione











Era un pò che ci pensavo e finalmente mi sono deciso a farlo...
Fra qualche mese sta per essere commercializzata una vettura dal sapore un pò particolare...l'Alfa Romeo Mito!!!
Sulle riviste specializzate ormai si è detto quasi tutto e Alfa Romeo sta giocando con il suo blog http://www.alfamitoblog.it/ a tenere la suspance e a scoprire piano piano, particolare per particolare la sua vettura...
Prima vettura del segmento B per l'Alfa (segmento della fiat Grande Punto) si preannuncia un'auto molto piacevole e votata alla sportività, andando a rompere le scatole a una concorrente d'elite quale la Mini.
Comunque per l'occasione di questo post ho voluto raccogliere un pò d'immagini, foto e video di questa vettura trovate su internet...

Video:
http://it.youtube.com/watch?v=0NcUU5dZrhY&feature=related




galleria d'immagini:








Il ritorno del Biscione











Era un pò che ci pensavo e finalmente mi sono deciso a farlo...
Fra qualche mese sta per essere commercializzata una vettura dal sapore un pò particolare...l'Alfa Romeo Mito!!!
Sulle riviste specializzate ormai si è detto quasi tutto e Alfa Romeo sta giocando con il suo blog http://www.alfamitoblog.it/ a tenere la suspance e a scoprire piano piano, particolare per particolare la sua vettura...
Prima vettura del segmento B per l'Alfa (segmento della fiat Grande Punto) si preannuncia un'auto molto piacevole e votata alla sportività, andando a rompere le scatole a una concorrente d'elite quale la Mini.
Comunque per l'occasione di questo post ho voluto raccogliere un pò d'immagini, foto e video di questa vettura trovate su internet...

Video:
http://it.youtube.com/watch?v=0NcUU5dZrhY&feature=related




galleria d'immagini:








V2Day Beppe Grillo del 25 Aprile 2008


Il 25 aprile è stata la festa della liberazione, festa nazionale per la commemorazione della liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo.

Ci sono state in tutta Italia manifestazioni, tra cui quella più fuori dalle righe quella del V2day di Beppe Grillo.

Sotto riporto alcuni video con alcuni passi della manifestazione di Torino:


Informazione:



Inceneritori:



A voi i commenti

V2Day Beppe Grillo del 25 Aprile 2008


Il 25 aprile è stata la festa della liberazione, festa nazionale per la commemorazione della liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo.

Ci sono state in tutta Italia manifestazioni, tra cui quella più fuori dalle righe quella del V2day di Beppe Grillo.

Sotto riporto alcuni video con alcuni passi della manifestazione di Torino:


Informazione:



Inceneritori:



A voi i commenti

giovedì 17 aprile 2008

Lettera aperta al Presidente Berlusconi


Caro Presidente,

Mi congratulo con lei per il suo successo elettorale di cui sono contento solo perchè finalmente Prodi e il suo schieramento sono andati a casa.

Questo sarà il suo terzo mandato e spero tanto che non ci deluda anche lei ma che sappia riportare la fiducia nella politica italiana, cosa che ormai è andata un pò persa....

Nella sua campagna ellettorale capeggiava lo slogan Rialzati ITALIA!...beh non sarà un compito facile se per prima cosa non si cominci ad abbassare la pressione fiscale ed aumentare i salari dei dipendenti....ciò che porterà ad un'aumento dei consumi con conseguenti ripercussioni sulle aziende e imprenditori.

Poi bisogna cominciare subito a rivedere la legge Biagi che ha portato proprio lei alla peggiore precarizzazione del lavoro...ma non perchè era una cattiva legge ma perchè ne è stato travisato l'uso creando quindi quella situazione di precariato insostenibile per l'Italia. Proporrei quindi più controllo sull'uso indiscriminato di tale legge.

Poi bisogna creare nuovi posti di lavoro e una buona parte può arrivare dalla creazione di nuove infrastutture e tutto ciò che ne consegue. Ha parlato dell'informatizzazione degli enti pubblici, ministeri, etc bè spero che questa volta si pensi al software libero, così da risparmiare un bel pò.
Bisogna dare più certezza della pena e rendere il nostro paese più sicuro dando alle forze dell'ordine le risorse necessarie per lavorare, istruirsi ed essere veramente un punto di riferimento per la comunità.
Bisogna poi ridistribuire la ricchezza nel nostro paese controllando lo strapotere che hanno preso le Banche che continuano ad arricchirsi e speculare sulle nostre tasche, è ora di darci un taglio perchè se vanno avanti così non ci sarà più niente da spremere e poi sarà il popolo a venire a spremere le banche!!!
Un'altro argomento importante è ritornare a sviluppare la ricerca scentifica e a sostenerla!!
Tanti nostri geni sono scappati all'estero avendo successo, non permettiamo che succeda più!!
La ricerca deve andare sempre più per trovare nuove fonti di energia che siano soprattutto rinnovabili!!! Non possiamo più dipendere dagli altri paesi per l'energia.
Mi raccomando Presidente, in mano sua c'è in gioco il futuro dell'ITALIA, ma anche la sua credibilità, non sbagli, cerchi di fare rialzare l'ITALIA come si deve e non farla sprofondare ancora di più con la scusa della recessione che arriva dagli Stati Uniti...
So che ce la può fare, ce la metta tutta!!!
In bocca al lupo

Lettera aperta al Presidente Berlusconi


Caro Presidente,

Mi congratulo con lei per il suo successo elettorale di cui sono contento solo perchè finalmente Prodi e il suo schieramento sono andati a casa.

Questo sarà il suo terzo mandato e spero tanto che non ci deluda anche lei ma che sappia riportare la fiducia nella politica italiana, cosa che ormai è andata un pò persa....

Nella sua campagna ellettorale capeggiava lo slogan Rialzati ITALIA!...beh non sarà un compito facile se per prima cosa non si cominci ad abbassare la pressione fiscale ed aumentare i salari dei dipendenti....ciò che porterà ad un'aumento dei consumi con conseguenti ripercussioni sulle aziende e imprenditori.

Poi bisogna cominciare subito a rivedere la legge Biagi che ha portato proprio lei alla peggiore precarizzazione del lavoro...ma non perchè era una cattiva legge ma perchè ne è stato travisato l'uso creando quindi quella situazione di precariato insostenibile per l'Italia. Proporrei quindi più controllo sull'uso indiscriminato di tale legge.

Poi bisogna creare nuovi posti di lavoro e una buona parte può arrivare dalla creazione di nuove infrastutture e tutto ciò che ne consegue. Ha parlato dell'informatizzazione degli enti pubblici, ministeri, etc bè spero che questa volta si pensi al software libero, così da risparmiare un bel pò.
Bisogna dare più certezza della pena e rendere il nostro paese più sicuro dando alle forze dell'ordine le risorse necessarie per lavorare, istruirsi ed essere veramente un punto di riferimento per la comunità.
Bisogna poi ridistribuire la ricchezza nel nostro paese controllando lo strapotere che hanno preso le Banche che continuano ad arricchirsi e speculare sulle nostre tasche, è ora di darci un taglio perchè se vanno avanti così non ci sarà più niente da spremere e poi sarà il popolo a venire a spremere le banche!!!
Un'altro argomento importante è ritornare a sviluppare la ricerca scentifica e a sostenerla!!
Tanti nostri geni sono scappati all'estero avendo successo, non permettiamo che succeda più!!
La ricerca deve andare sempre più per trovare nuove fonti di energia che siano soprattutto rinnovabili!!! Non possiamo più dipendere dagli altri paesi per l'energia.
Mi raccomando Presidente, in mano sua c'è in gioco il futuro dell'ITALIA, ma anche la sua credibilità, non sbagli, cerchi di fare rialzare l'ITALIA come si deve e non farla sprofondare ancora di più con la scusa della recessione che arriva dagli Stati Uniti...
So che ce la può fare, ce la metta tutta!!!
In bocca al lupo

giovedì 10 aprile 2008

A due passi dal voto parte 3

Prendo ancora spunto da Cubasia per parlare di precariato nel mondo dell'Information tecnology e prendo in prestito ancora un suo post per commentarlo:

Ricevo da un po’ di tempo e-mail di persone che mi chiedono: “Cosa si può fare per cambiare la realtà del lavoro in Italia?” In una parola, come si esce dal precariato degli 800-1000 euro?
Sappiamo tutti di cosa stiamo parlando, è una cosa che tocca tutti noi. Si è stimato che ormai ogni italiano ha un parente, un amico od un conoscente precario.
Sappiamo anche che per l’IT, data la forma di sub sub sub appalto accettata dagli utenti e legalizzata dallo Stato questo modo di lavorare è ormai la regola. Fatto 100 il prezzo che paga il cliente, il lavoro è sub appaltato ad una altra ditta per 50 che la sub appalta a 20 che prende una persona per 2 e gli fa fare il lavoro. La responsabilità del lavoro e della sicurezza ricade poi sull’ultima ditta, che in molti casi esiste ed è stata creata solo per quel particolare lavoro.
Non parliamo poi delle cooperative, in cui i impiegati sono essi stessi “soci” ed accettano invece di un contratto collettivo di lavoro, un canovaccio detto “Regolamento della cooperativa”, in cui tra le varie clausole vi è il licenziamento immediato in caso di mancanza di lavoro ed il pagamento solo per le ore realmente lavorate: il massimo del brutto capitalismo dove il rischio d’impresa è totalmente sulle spalle del dipendente.
Dal governo attuale o futuro che sia è chiaro che ci si debba aspettare molto poco. Ancora oggi da entrambe le parti che si preparano a governare questo paese vi sono solo elogi a questa legge che nelle intenzioni è buona, permettendo una certa flessibilità per sopperire a carichi di lavoro imprevisti, o per Business che per sua natura sono soggetti a carichi di lavoro impossibili da prevedere o programmare, ma che nella realtà è mancante di fondamentali strumenti quali gli ammortizzatori sociali e seri controlli per evitare appunto quello che tutti sappiamo. Ricordo un caso per tutti: le 6.000 persone del Call Center, tutte con contratto a progetto, che in realtà, come accertato, svolgevano un lavoro dipendente a tutti gli effetti.
L’alternativa immediata ed indolore è emigrare. Una brutta parola per ammettere che nel nostro paese si è cosi in basso che si è iniziato a scavare.
L’emigrazione è comunque una fuga, ma cosa possono fare coloro per i quali quest’opzione è inapplicabile od inacettabile ?
Ci ho pensato su e mi sono detto: come nessuno pensa di studiare un algoritmo di sort, ma si limita a ricercarne uno già implementato, cosi basta aprire gli occhi e cercare come altre categorie di lavoratori hanno risolto il problema e la risposta è giunta da sola: consorziasi.
Mi spiego meglio. Mettiamo da parte le professioni, (anche se il discorso è uguale, perché ora la tariffa minima è stata abolita) e prendiamo in esame un lavoro tecnico.
Diciamo che io voglio far riparare il mio scooter. In qualsiasi officina autorizzata io vada il prezzo della manodopera è di 40 euro/ora circa. Prezzo imposto mi dicono.
Bene, allora mi rivolgo altrove, i prezzi variano, ma meno di 20 euro l’ora non trovo nessuno disposto a riparare il mio scooter. Perché ?
Perché tutti i meccanici sono tra di loro consorziati (incosapevolmente, magari) e sanno bene che nessun loro collega si svenderebbe. Se ti svendi abbassi il prezzo del tuo lavoro e quindi ti ritrovi poi a fare la fame.
La stessa cosa succede con qualsiasi categoria professionale!
Provate Voi stessi ad offrire un decimo o solo un quinto del compenso standard ad un tecnico professionista e l’unica risposta che otterrete è un cortese “provi altrove”.
Perché allora per l’IT, che ripeto sempre sono “I risolutori di problemi”, tecnici specializzati che spesso uniscono alle notevoli competenze tecniche capacità interpersonali e di marketing non indifferenti per il raggiungimento degli obiettivi di Business, si offre un compenso irrisorio (rispetto al compenso che la ditta riceve) ?
La risposta è semplice: perché le persone IT sono divise e si svendono e per uno che rifiuta vi sono altri 10 che accettano condizioni da fame.
Qui a Roma le ditte IT sono concentrate nella zona Eur. Diciamo che impiegano 40.000 precari. Che cosa succederebbe se 20.000 di essi rifiutassero il solito stipendio?
Se fosse impossibile per le ditta trovare qualcuno che lavori per loro alle condizioni di “Schiavi Moderni” ?
Utopia, certo, direte voi. Difficile, quasi impossibile dico io.
Però pensate bene alle conseguenze di un’azione cosi coordinata.
20.000 persone in meno significa per le aziende progetti falliti, penali da pagare, interessi con le banche, fornitori da saldare. Insomma, si mette una ditta con le spalle al muro, esattamente come ora vivono i precari dell’IT.
A quanto è venduto un programmatore presso il cliente lo sappiamo tutti molto bene. Cosi come sappiamo che solo una miseria, sotto il minimo per vivere, arriva nelle tasche del precario..
E’ tutto legale, certo, non lo discuto, ma se è la legge del mercato, forse questo mercato si può cambiare.
La mia presunzione è che qualcosa di può fare, ma occorre crederci ed essere veramente in tanti a crederci.
Il numero è forza contrattuale, finchè si è separati si è nulla, come un singolo spaghetto, fragile e facile da spezzare, ma se prendiamo un pacco da un Kg allora le cose cambiano, eccome se cambiano.
La mia “pazza” idea ha anche un altro risvolto. Crescendo il costo della merce sul mercato, crescerà anche l’esigenza sulla qualità della stessa. Insomma, a quel punto io ditta dovendo pagare qualcuno lo scelgo davvero tra i più bravi, visto che i più economici saranno spariti.
La conoscenza si paga, ecco lo slogan che un consorzio IT dovrebbe avere.
Se è chiaro che il meccanico si fa pagare e bene per il proprio lavoro, tanto da evitare di svendersi al primo che sventola uno pseudo contratto, cosi il bravo informatico DEVE evitare di accettare compensi ridicoli.
Se questo si facesse, ripeto, neanche in tutta Roma, basterebbe per le ditte dell’EUR, sono sicuro che sarebbe ripetuto a Milano, a Torino, a Genova e cosi via.
Se il lavoro a progetto
http://it.wikipedia.org/wiki/Contratto_a_progetto) è quanto di meglio offrono, allora fissate un compenso più che adeguato per la Vostra vita.
Esiste una sola vita, come esiste un solo progetto importante: Voi stessi. "



Concordo con te Cubasia, anch'io come altri nel mondo dell'IT sono stato costretto a lavorare prima in co.co.co e poi se volevo continuare a lavorare dovevo aprirmi per forza la P.IVA...Negli anni di crisi ho lavorato a tariffe veramente indecenti e con le spese che comporta la gestione dell'attività ne sto pagando ancora le conseguenze della crisi dal 2001 al 2004...ma ora non mi posso lamentare, per fortuna ! Il problema che verrei farla un pò farla fruttare questa P.IVA ma il mercato è ormai dominato dalle sociètà di consulenza che fanno il bello e il cattivo tempo e se te ti vuoi trovare dei clienti tuoi...quelli che trovi non ti pagano o trovano sempre mille scuse (anche se le società di consulenza fanno fatica a pagarti anche loro...anche le più rinomate).Concordo con te sul fatto che bisogna trovare il modo di consorziarci ma il problema è uno solo: siamo noi italiani! e ti spiego perchè: siamo sempre gelosi e invidiosi gli uni degli altri e sappiamo solo unirci solo per vedere una partita di calcio!! A parte questo per cominciare a creare un minimo tariffario bisognerebbe cominciare a sondare fra i professionisti quali sono le tariffe che prendono ma siccome vige la gelosia nessuno dirà mai quello che prende ad uno sconosciuto...però chi è in vantaggio in questa situazione sono sempre le sociètà di consulenza, che conoscono meglio di noi il mercato. Quindi secondo me non basta consorziarci noi per tutelarci ma deve esserci un processo di collaborazione da entrambe le parti. Sentendo il parere del mio commercialista per stare dentro i costi di una partita iva non bisogna stare sotto i 220 € al giorno ed aver comunque qualcosa da scaricare se no sono solo tasse in più e basta. Un idea per cominciare che ognuno sul suo spazio web, chi ce l'ha, di pubblicare il proprio tariffario e la città dove vive e lavora e le sue competenze, così uno in fase di colloquio può prendere spunto e farsi un'idea di quanto valgono le sue competenze perchè molti non lo sanno neanche e quindi di consegunza si svendono.... vediamo se così si può smuovere qualcosa...speriamo.

A due passi dal voto parte 3

Prendo ancora spunto da Cubasia per parlare di precariato nel mondo dell'Information tecnology e prendo in prestito ancora un suo post per commentarlo:

Ricevo da un po’ di tempo e-mail di persone che mi chiedono: “Cosa si può fare per cambiare la realtà del lavoro in Italia?” In una parola, come si esce dal precariato degli 800-1000 euro?
Sappiamo tutti di cosa stiamo parlando, è una cosa che tocca tutti noi. Si è stimato che ormai ogni italiano ha un parente, un amico od un conoscente precario.
Sappiamo anche che per l’IT, data la forma di sub sub sub appalto accettata dagli utenti e legalizzata dallo Stato questo modo di lavorare è ormai la regola. Fatto 100 il prezzo che paga il cliente, il lavoro è sub appaltato ad una altra ditta per 50 che la sub appalta a 20 che prende una persona per 2 e gli fa fare il lavoro. La responsabilità del lavoro e della sicurezza ricade poi sull’ultima ditta, che in molti casi esiste ed è stata creata solo per quel particolare lavoro.
Non parliamo poi delle cooperative, in cui i impiegati sono essi stessi “soci” ed accettano invece di un contratto collettivo di lavoro, un canovaccio detto “Regolamento della cooperativa”, in cui tra le varie clausole vi è il licenziamento immediato in caso di mancanza di lavoro ed il pagamento solo per le ore realmente lavorate: il massimo del brutto capitalismo dove il rischio d’impresa è totalmente sulle spalle del dipendente.
Dal governo attuale o futuro che sia è chiaro che ci si debba aspettare molto poco. Ancora oggi da entrambe le parti che si preparano a governare questo paese vi sono solo elogi a questa legge che nelle intenzioni è buona, permettendo una certa flessibilità per sopperire a carichi di lavoro imprevisti, o per Business che per sua natura sono soggetti a carichi di lavoro impossibili da prevedere o programmare, ma che nella realtà è mancante di fondamentali strumenti quali gli ammortizzatori sociali e seri controlli per evitare appunto quello che tutti sappiamo. Ricordo un caso per tutti: le 6.000 persone del Call Center, tutte con contratto a progetto, che in realtà, come accertato, svolgevano un lavoro dipendente a tutti gli effetti.
L’alternativa immediata ed indolore è emigrare. Una brutta parola per ammettere che nel nostro paese si è cosi in basso che si è iniziato a scavare.
L’emigrazione è comunque una fuga, ma cosa possono fare coloro per i quali quest’opzione è inapplicabile od inacettabile ?
Ci ho pensato su e mi sono detto: come nessuno pensa di studiare un algoritmo di sort, ma si limita a ricercarne uno già implementato, cosi basta aprire gli occhi e cercare come altre categorie di lavoratori hanno risolto il problema e la risposta è giunta da sola: consorziasi.
Mi spiego meglio. Mettiamo da parte le professioni, (anche se il discorso è uguale, perché ora la tariffa minima è stata abolita) e prendiamo in esame un lavoro tecnico.
Diciamo che io voglio far riparare il mio scooter. In qualsiasi officina autorizzata io vada il prezzo della manodopera è di 40 euro/ora circa. Prezzo imposto mi dicono.
Bene, allora mi rivolgo altrove, i prezzi variano, ma meno di 20 euro l’ora non trovo nessuno disposto a riparare il mio scooter. Perché ?
Perché tutti i meccanici sono tra di loro consorziati (incosapevolmente, magari) e sanno bene che nessun loro collega si svenderebbe. Se ti svendi abbassi il prezzo del tuo lavoro e quindi ti ritrovi poi a fare la fame.
La stessa cosa succede con qualsiasi categoria professionale!
Provate Voi stessi ad offrire un decimo o solo un quinto del compenso standard ad un tecnico professionista e l’unica risposta che otterrete è un cortese “provi altrove”.
Perché allora per l’IT, che ripeto sempre sono “I risolutori di problemi”, tecnici specializzati che spesso uniscono alle notevoli competenze tecniche capacità interpersonali e di marketing non indifferenti per il raggiungimento degli obiettivi di Business, si offre un compenso irrisorio (rispetto al compenso che la ditta riceve) ?
La risposta è semplice: perché le persone IT sono divise e si svendono e per uno che rifiuta vi sono altri 10 che accettano condizioni da fame.
Qui a Roma le ditte IT sono concentrate nella zona Eur. Diciamo che impiegano 40.000 precari. Che cosa succederebbe se 20.000 di essi rifiutassero il solito stipendio?
Se fosse impossibile per le ditta trovare qualcuno che lavori per loro alle condizioni di “Schiavi Moderni” ?
Utopia, certo, direte voi. Difficile, quasi impossibile dico io.
Però pensate bene alle conseguenze di un’azione cosi coordinata.
20.000 persone in meno significa per le aziende progetti falliti, penali da pagare, interessi con le banche, fornitori da saldare. Insomma, si mette una ditta con le spalle al muro, esattamente come ora vivono i precari dell’IT.
A quanto è venduto un programmatore presso il cliente lo sappiamo tutti molto bene. Cosi come sappiamo che solo una miseria, sotto il minimo per vivere, arriva nelle tasche del precario..
E’ tutto legale, certo, non lo discuto, ma se è la legge del mercato, forse questo mercato si può cambiare.
La mia presunzione è che qualcosa di può fare, ma occorre crederci ed essere veramente in tanti a crederci.
Il numero è forza contrattuale, finchè si è separati si è nulla, come un singolo spaghetto, fragile e facile da spezzare, ma se prendiamo un pacco da un Kg allora le cose cambiano, eccome se cambiano.
La mia “pazza” idea ha anche un altro risvolto. Crescendo il costo della merce sul mercato, crescerà anche l’esigenza sulla qualità della stessa. Insomma, a quel punto io ditta dovendo pagare qualcuno lo scelgo davvero tra i più bravi, visto che i più economici saranno spariti.
La conoscenza si paga, ecco lo slogan che un consorzio IT dovrebbe avere.
Se è chiaro che il meccanico si fa pagare e bene per il proprio lavoro, tanto da evitare di svendersi al primo che sventola uno pseudo contratto, cosi il bravo informatico DEVE evitare di accettare compensi ridicoli.
Se questo si facesse, ripeto, neanche in tutta Roma, basterebbe per le ditte dell’EUR, sono sicuro che sarebbe ripetuto a Milano, a Torino, a Genova e cosi via.
Se il lavoro a progetto
http://it.wikipedia.org/wiki/Contratto_a_progetto) è quanto di meglio offrono, allora fissate un compenso più che adeguato per la Vostra vita.
Esiste una sola vita, come esiste un solo progetto importante: Voi stessi. "



Concordo con te Cubasia, anch'io come altri nel mondo dell'IT sono stato costretto a lavorare prima in co.co.co e poi se volevo continuare a lavorare dovevo aprirmi per forza la P.IVA...Negli anni di crisi ho lavorato a tariffe veramente indecenti e con le spese che comporta la gestione dell'attività ne sto pagando ancora le conseguenze della crisi dal 2001 al 2004...ma ora non mi posso lamentare, per fortuna ! Il problema che verrei farla un pò farla fruttare questa P.IVA ma il mercato è ormai dominato dalle sociètà di consulenza che fanno il bello e il cattivo tempo e se te ti vuoi trovare dei clienti tuoi...quelli che trovi non ti pagano o trovano sempre mille scuse (anche se le società di consulenza fanno fatica a pagarti anche loro...anche le più rinomate).Concordo con te sul fatto che bisogna trovare il modo di consorziarci ma il problema è uno solo: siamo noi italiani! e ti spiego perchè: siamo sempre gelosi e invidiosi gli uni degli altri e sappiamo solo unirci solo per vedere una partita di calcio!! A parte questo per cominciare a creare un minimo tariffario bisognerebbe cominciare a sondare fra i professionisti quali sono le tariffe che prendono ma siccome vige la gelosia nessuno dirà mai quello che prende ad uno sconosciuto...però chi è in vantaggio in questa situazione sono sempre le sociètà di consulenza, che conoscono meglio di noi il mercato. Quindi secondo me non basta consorziarci noi per tutelarci ma deve esserci un processo di collaborazione da entrambe le parti. Sentendo il parere del mio commercialista per stare dentro i costi di una partita iva non bisogna stare sotto i 220 € al giorno ed aver comunque qualcosa da scaricare se no sono solo tasse in più e basta. Un idea per cominciare che ognuno sul suo spazio web, chi ce l'ha, di pubblicare il proprio tariffario e la città dove vive e lavora e le sue competenze, così uno in fase di colloquio può prendere spunto e farsi un'idea di quanto valgono le sue competenze perchè molti non lo sanno neanche e quindi di consegunza si svendono.... vediamo se così si può smuovere qualcosa...speriamo.

A due passi dal voto parte 2

Oggi sono in vena...e prendo in prestito un post dal blog Cubasia ( http://cubasia.mioblog.net/ ) perchè quello che dice è molto interessante ed inerente ai temi della campagna elettorale...
Ecco qui il post:

"Senza informazioni è impossibile prendere decisioni.
Questa semplice affermazione è alla base di ogni strategia vincente; 750 miliardi di euro (si scrive con un 7 seguito da 12 zero!) è il fabbisogno annuale dello stato.
Ieri mattina si accapigliavano due esponenti dei maggiori partiti (o meglio dire, unioni di convenienza) per decidere chi di loro aveva fatto meno peggio.
L’uno accusava l’altro dicendo: con Voi la spesa è cresciuta! E l’altro rispondeva, si, ma solo del 2%,mentre con Voi del 5%.
Ora, a parte che a me, poveraccio, che vivo sull’orlo del baratro, poco importa di chi sia la colpa, mentre mi è stato subito chiaro che mi trovavo di fronte a due incapaci, faccio proprio i conti della serva e scopro che il 2% di 750M sono 15 Miliardi!
Se consideriamo che una casa costa 300.000 Euro quante case ci posso fare con 15 MIliardi (a prezzo di mercato, ovvio).
Il conto è presto fatto: 15M/300k= 50.000 (Cinquantamila case!).
A prezzo di mercato questo, ma se le do ad edilizia convenzionata a 60.000 euro l’una le case quintuplicano e diventano 250.000 !
Pensate, 250.000 appartamenti! Cioè tra 500.000 ed un milione di persone che hanno la casa.
Ecco che cosa significa quel 2%, fatevi i conti che cosa significa il 5%!
Ho fatto l’esempio della casa, ma pensiamo a sxcuole, asili, tribunali efficienti, sicurezza e quanto altro ci serve per vivere meglio.
Ecco cosa sono quei piccoli numeri in percentuale
Sono i sogni della gente, la speranza di uscire dallo stato di Bamboccione, una famiglia, la sicurezza di una vecchiaia, la differenza tra arrivare a fine mese e fare la fila alla Caritas.
Come è possile che per quelle 1000 persone che hanno il privilegio e l’onore e l’orgoglio di guidare il nostro paese sia oltre che sconosciuto, completamente estraneo al loro pensiero il fatto che ogni soldo pubblico speso deve essere speso per migliorare la qualità della vita della gente?
Certo quel 2% dato all gente (restituito è la parola corretta) in forma di case avrebbe fatto la disperazione delle banche che avrebbero visto i loro prodotti di mutuo fare la polvere e la disperazione dei notai e delle agenzie immobiliari che a braccia conserte aspettavano i clienti, ma sarebbe valso a queste persone la nostra più grande riconoscenza.
Dal primo momento in cui vi svegliate, fino a quando andate a dormire, la Vostra vita è un continuo confrontarsi con gli altri e domandare: Cosa mi dai in cambio del mio tempo e/o del mio denaro? Quello che compro da te vale il prezzo che pago?
Fate questo ogni momento. Domandatevelo anche quella domenica di Aprile e pensate 2%, 5%….750 MIliardi…"

L'argomento fa più che discutere ed è molto interessante voi che ne dite?



A due passi dal voto parte 2

Oggi sono in vena...e prendo in prestito un post dal blog Cubasia ( http://cubasia.mioblog.net/ ) perchè quello che dice è molto interessante ed inerente ai temi della campagna elettorale...
Ecco qui il post:

"Senza informazioni è impossibile prendere decisioni.
Questa semplice affermazione è alla base di ogni strategia vincente; 750 miliardi di euro (si scrive con un 7 seguito da 12 zero!) è il fabbisogno annuale dello stato.
Ieri mattina si accapigliavano due esponenti dei maggiori partiti (o meglio dire, unioni di convenienza) per decidere chi di loro aveva fatto meno peggio.
L’uno accusava l’altro dicendo: con Voi la spesa è cresciuta! E l’altro rispondeva, si, ma solo del 2%,mentre con Voi del 5%.
Ora, a parte che a me, poveraccio, che vivo sull’orlo del baratro, poco importa di chi sia la colpa, mentre mi è stato subito chiaro che mi trovavo di fronte a due incapaci, faccio proprio i conti della serva e scopro che il 2% di 750M sono 15 Miliardi!
Se consideriamo che una casa costa 300.000 Euro quante case ci posso fare con 15 MIliardi (a prezzo di mercato, ovvio).
Il conto è presto fatto: 15M/300k= 50.000 (Cinquantamila case!).
A prezzo di mercato questo, ma se le do ad edilizia convenzionata a 60.000 euro l’una le case quintuplicano e diventano 250.000 !
Pensate, 250.000 appartamenti! Cioè tra 500.000 ed un milione di persone che hanno la casa.
Ecco che cosa significa quel 2%, fatevi i conti che cosa significa il 5%!
Ho fatto l’esempio della casa, ma pensiamo a sxcuole, asili, tribunali efficienti, sicurezza e quanto altro ci serve per vivere meglio.
Ecco cosa sono quei piccoli numeri in percentuale
Sono i sogni della gente, la speranza di uscire dallo stato di Bamboccione, una famiglia, la sicurezza di una vecchiaia, la differenza tra arrivare a fine mese e fare la fila alla Caritas.
Come è possile che per quelle 1000 persone che hanno il privilegio e l’onore e l’orgoglio di guidare il nostro paese sia oltre che sconosciuto, completamente estraneo al loro pensiero il fatto che ogni soldo pubblico speso deve essere speso per migliorare la qualità della vita della gente?
Certo quel 2% dato all gente (restituito è la parola corretta) in forma di case avrebbe fatto la disperazione delle banche che avrebbero visto i loro prodotti di mutuo fare la polvere e la disperazione dei notai e delle agenzie immobiliari che a braccia conserte aspettavano i clienti, ma sarebbe valso a queste persone la nostra più grande riconoscenza.
Dal primo momento in cui vi svegliate, fino a quando andate a dormire, la Vostra vita è un continuo confrontarsi con gli altri e domandare: Cosa mi dai in cambio del mio tempo e/o del mio denaro? Quello che compro da te vale il prezzo che pago?
Fate questo ogni momento. Domandatevelo anche quella domenica di Aprile e pensate 2%, 5%….750 MIliardi…"

L'argomento fa più che discutere ed è molto interessante voi che ne dite?



A due passi dal voto parte 1

Finalmente!!! Dopo mesi di assenza mi rimetto a scrivere sul mio blog che causa impegni di lavoro e personali non gli ho più dedicato il tempo necessario.

Riprendo con un argomento che mi sta molto a cuore ed è la politica italiana.
Tra pochi giorni tutti gli italiani maggiorenni si recheranno a votare e decideremo il nostro futuro....
In questi giorni guardavo lo spot elettorale che spiega come andare a votare:

http://it.youtube.com/watch?v=jukR82KFuN0

commentavo da me questa risaputa legge elettorale porcata...
Seguendo lo spot si nota che tutti i cittadini non possono esprimere preferenze per il candidato ma possono scegliere solo il simbolo!!!
Non me ne vogliano gli elettori di Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige ma loro sono più fortunati...loro il candidato possono scegliere perchè sulla scheda elettorale c'è, oltre il simbolo della lista, anche nome e cognome del candidato!!!
Perchè loro si e tutti gli altri no?
Cosa hanno di speciale loro? Sarà forse la fontina?
Scherzo comunque è strana questa cosa e solo in Italia poteva succedere una cosa del genere!!! Sob! :-(
Ma Berlusconi non ci poteva lasciare la legge elettorale che avevamo voluto chiaramente con il referendum?

A due passi dal voto parte 1

Finalmente!!! Dopo mesi di assenza mi rimetto a scrivere sul mio blog che causa impegni di lavoro e personali non gli ho più dedicato il tempo necessario.

Riprendo con un argomento che mi sta molto a cuore ed è la politica italiana.
Tra pochi giorni tutti gli italiani maggiorenni si recheranno a votare e decideremo il nostro futuro....
In questi giorni guardavo lo spot elettorale che spiega come andare a votare:

http://it.youtube.com/watch?v=jukR82KFuN0

commentavo da me questa risaputa legge elettorale porcata...
Seguendo lo spot si nota che tutti i cittadini non possono esprimere preferenze per il candidato ma possono scegliere solo il simbolo!!!
Non me ne vogliano gli elettori di Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige ma loro sono più fortunati...loro il candidato possono scegliere perchè sulla scheda elettorale c'è, oltre il simbolo della lista, anche nome e cognome del candidato!!!
Perchè loro si e tutti gli altri no?
Cosa hanno di speciale loro? Sarà forse la fontina?
Scherzo comunque è strana questa cosa e solo in Italia poteva succedere una cosa del genere!!! Sob! :-(
Ma Berlusconi non ci poteva lasciare la legge elettorale che avevamo voluto chiaramente con il referendum?